AMMORE E MALAVITA
Giovedì 26 ottobre
17:45
Venerdì 27 ottobre
20:30
Sabato 28 ottobre
16:30
21:30
Domenica 29 ottobre
18:45
Martedì 31 ottobre
17:45
Martedì 27 marzo  
18:00
21:00

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Premio David di Donatello

MIGLIOR FILM
MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA
MIGLIORE MUSICISTA
MIGLIORE CANZONE ORIGINALE
MIGLIORE COSTUMISTA

Napoli. Ciro (Giampaolo Morelli) è un temuto killer. Insieme a Rosario (Raiz) è una delle due “tigri” al servizio di don Vincenzo (Carlo Buccirosso), “o’ re do pesce”, e della sua astuta moglie, donna Maria (Claudia Gerini). Fatima (Serena Rossi) è una sognatrice, una giovane infermiera. Due mondi in apparenza così distanti, ma destinati a incontrarsi, di nuovo.
Una notte Fatima si trova nel posto sbagliato nel momento sbagliato. A Ciro viene dato l’incarico di sbarazzarsi di quella ragazza che ha visto troppo. Ma le cose non vanno come previsto. I due si trovano faccia a faccia, si riconoscono e riscoprono, l’uno nell’altra, l’amore mai dimenticato della loro adolescenza.
Per Ciro c’è una sola soluzione: tradire don Vincenzo e donna Maria e uccidere chi li vuole uccidere.
Nessuno può fermare l’amore.
Inizia così una lotta senza quartiere tra gli splendidi scenari dei vicoli di Napoli e il mare del golfo. Tra musica e azione, amore e pallottole.

 

DURATA   2:14′
GENERE   Musical

Valutazione Pastorale
Va detto che i fratelli Matteo e Marco Manetti sono cresciuti di film in film con bella evidenza e sicurezza espressiva. Dopo “Song ‘e Napule”, commedia solida e robusta, eccoli pronti ad affrontare una vera e propria sfida: quella del musical. Siamo infatti in pieno dentro al “musical” più classico, quello che contempla l’improvviso interrompersi dell’azione per lasciare spazio a una canzone. Naturalmente si tratta di una formula narrativa bisognosa di un forte equilibrio di contorno: racconto, personaggi, ambienti devono fare da cornice ad un traliccio portante forte e coerente, proporsi in modo svelto e ironico così da dare l’impressione di essere sulla strada di “Bulli e Pupe”. Insomma forse il paragone è eccessivo, ma l’impianto corre sincero lungo un percorso agile e stralunato, sincero e scombinato, divertente e umorale. La voglia di ironia e di prendersi in giro è forte e convincente.
Il film arriva alla fine con plausibile credibilità, e poi…è un musical… e quindi bisogna sognare e lasciarsi andare.
Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come consigliabile e nell’insieme brillante.

2018 – David di Donatello

  • Miglior film a Carlo Macchitella e Manetti Bros.
  • Migliore attrice non protagonista a Claudia Gerini
  • Migliori costumi a Daniela Salernitano
  • Miglior musicista a Pivio e Aldo De Scalzi
  • Miglior canzone originale a Pivio e Aldo De Scalzi e Serena Rossi e Franco Ricciardi per Bang Bang
  • Candidatura per il Miglior regista a Manetti Bros.
  • Candidatura per la Migliore sceneggiatura originale a Manetti Bros. e Michelangelo La Neve
  • Candidatura per il Miglior produttore a Carlo Macchitella e Manetti Bros.
  • Candidatura per il Migliore attore non protagonista a Carlo Buccirosso
  • Candidatura per la Migliore scenografia a Noemi Marchica
  • Candidatura per il Miglior trucco a Veronica Luongo
  • Candidatura per la Miglior acconciatura a Antonio Fidato
  • Candidatura per il Miglior montaggio a Federico Maria Maneschi
  • Candidatura per il Miglior suono a Lavinia Burcheri, Simone Costantino, Claudio Spinelli, Gianluca Basili, Sergio Basili, Antonio Tirinelli, Nadia Paone
  • Candidatura per il Migliori effetti speciali visivi a Palantir Digital

2017 – Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia

  • Premio Pasinetti al Miglior Film
  • Premio Pasinetti ai migliori attori per il cast
  • Menzione speciale al Premio Soundtrack Stars per le musiche di Pivio e Aldo De Scalzi
  • Premio La Pellicola d'Oro per il migliore direttore di una produzione italiana in concorso a Daniele Spinozzi
  • In competizione per il Queer Lion
  • In competizione per il Leone d'oro al miglior film
  • In competizione per il Green Drop Award

2017 – Noir in Festival

  • Candidato al Premio Caligari