La banda dei ricercatori è tornata. Anzi, non è mai andata via.
Se per sopravvivere Pietro Zinni e i suoi colleghi avevano lavorato alla creazione di una straordinaria droga legale diventando poi dei criminali, adesso è proprio la legge ad aver bisogno di loro.
Sarà infatti l’ispettore Paola Coletti a chiedere al detenuto Zinni di rimettere su la banda, creando una task force al suo servizio che entri in azione e fermi il dilagare delle smart drugs.
Agire nell’ombra per ottenere la fedina penale pulita: questo è il patto. Il neurobiologo, il chimico, l’economista, l’archeologo, l’antropologo e i latinisti si ritroveranno loro malgrado dall’altra parte della barricata, ma per portare a termine questa nuova missione dovranno rinforzarsi, riportando in Italia nuove reclute tra i tanti “cervelli in fuga” scappati all’estero.
La banda criminale più colta di sempre si troverà ad affrontare molteplici imprevisti e nemici sempre più cattivi tra incidenti, inseguimenti, esplosioni, assalti e rocambolesche situazioni come al solito… “stupefacenti”.


Smetto quando voglio - Masterclass
Giovedì 23 febbraio
16:00
21:00
Venerdì 24 febbraio
16:00
21:00
Sabato 25 febbraio
16:30
19:00
Domenica 26 febbraio
21:00
Mercoledì 1° marzo
16:00
21:00

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DURATA   1:58′
GENERE   Commedia

Valutazione Pastorale
I professori, uomini di grande preparazione e di poca abilità personale, approfittano dell’occasione per provare a cancellare le loro colpe rimettersi in gioco. La loro abilità consiste nel districarsi tra equivoci di vario tipo, abilità di trasformisti, capacità di nascondersi agli altri.
Il percorso attraverso imprevisti e nemici imprevedibili si snoda col supporto di inseguimenti, esplosioni, ironia, fughe e controfughe.
Il taglio narrativo e certamente fluido e l’azione corre a briglia sciolta. I personaggi sono molteplici e ognuno ha almeno un momenti nel quale ricava un’attenzione personale. In un gruppo essenzialmente maschile, un buon risalto lo ottiene la poliziotta Coletti, cui dà vigore e simpatia Greta Scarano.
Il risultato è un prodotto mediamente riuscito, fatto di dinamiche incalzanti, e di sfuggenti follie di esecuzione.
Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come consigliabile e in genere brillante.