Moonlight
Martedì 16 maggio  
18:00
21:00

Chiron appartiene alla periferia “nera” di Miami. La mamma è una tossica che si prostituisce per procurarsi la dose, il padre è perso nella sua memoria ormai a pezzi. Nonostante le difficoltà in cui si trova a vivere, Chiron non rinuncia a cercare un proprio posto nel mondo anche attraverso la scoperta di un’identità (anche sessuale) assai scomoda.

DURATA   1:50′
GENERE   Drammatico

Valutazione Pastorale
L’apertura dell’edizione 2016 della Festa di Roma è stata affidata ad questo film dalle molte ambizioni ma, va detto, quasi mai efficace o innovativo.
Barry Jenkins, nato e cresciuto a Miami, laurea in cinema alla Florida State University, colloca nelle prima mezz’ora tutte le carte di una scrittura che vuole essere rabbiosa e grintosa, usando frequenti carrelli eccessivi e inquadrature oblique. Insinua qualche modalità di scrittura controcorrente, ma nel procedere la storia si chiude nella parabola amara e testarda di un ragazzo/uomo che non riesce a reagire di fronte alle avversità quotidiane. Anzi sceglie di tornare allo spaccio come strada rapida per fare carriera.
Le vicende di Chiron hanno per buona parte qualche sussulto e un po’ di vivacità. La tensione drammatica cade, invece, con fragore quando i due amici si ritrovano e arrivano alla resa dei conti.
Quella che si prospetta una confessione conclusiva si trasforma nello striminzito recupero di una passione mai sopita, una volontà forte ma a dire il vero non convincente di un gesto di pulizia e di cancellazione di passato/futuro che non si sdogana.
Il film ha un andamento altalenante che toglie vigore e robustezza all’insieme, lasciando in sospeso tutte le suggestioni messe in campo durante lo svolgimento. Una serie di temi certo di buona intuizione e tuttavia non risolti, rimasti nella espressioni interrogative e dubitose del protagonista.
Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come complesso, problematico e adatto per dibattiti.