GREEN BOOK
Giovedì 21 marzo
18:00
Venerdì 22 marzo
20:45
Sabato 23 marzo
20:45
Lunedì 25 marzo
18:00
Mercoledì 27 marzo
20:45
Giovedì 28 marzo
16:00
Venerdì 29 marzo
18:30
Sabato 30 marzo
16:30
Domenica 31 marzo
16:00
Lunedì 1° aprile
20:45
Mercoledì 3 aprile
18:15

Martedì 30 aprile
18:00
21:00

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OSCAR 2019

SINOSSI
Nel 1962, dopo la chiusura di uno dei migliori club di New York in cui lavorava, il buttafuori italoamericano Tony Lip deve a tutti i costi trovare un lavoro per mantenere la sua famiglia. Accetta di lavorare per il pianista afroamericano Don Shirley e decide si seguirlo in tour nel sud degli Stati Uniti. Nonostante le differenze e gli iniziali contrasti, tra i due si instaurerà una forte amicizia.

 

 

DURATA   2:10′
GENERE   Commedia

Valutazione Pastorale
Dopo aver fatto ridere l’America con commedie sopra le righe, firmate insieme al fratello Bobby, Peter Farrelly dà una svolta alla sua carriera da regista portando sullo schermo la storia vera di Tony Lip, ovvero Frank Anthony Vallelonga, italo-americano che negli Sessanta lavorò nell’ambiente dei nightclub di New York, tra artisti e malavitosi. Dal libro di memorie “Green Book” è stato dunque tratto un film con lo stesso titolo che vede come interprete Viggo Mortensen nei panni di Tony e il premio Oscar Mahershala Ali in quelli del musicista afroamericano Don Shirley.
Sullo sfondo dell’America di inizio anni ’60, Farrelly costruisce un road movie con due figure all’inizio molto distanti tra loro, che però lungo il cammino trovano spazio di incontro e dialogo, persino le sfumature dell’amicizia. Tema centrale è la discriminazione nei confronti degli afroamericani presente in quegli anni in molti Stati americani. Un film dallo stile fluido e incalzante, corredato da un’ambientazione d’epoca e musiche ben riuscite.
Attraverso i dialoghi tra i due protagonisti emerge in particolare tutta la complessità della questione razziale. Non mancano di certo segnali di speranza; l’idea che qualcosa di lì a breve possa cambiare.
Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come consigliabile, problematico e adatto per dibattiti.