CATTIVE ACQUE
Giovedì 5 marzo
18:00
20:30
Venerdì 6 marzo
18:00
Sabato 7 marzo
20:30
Domenica 8 marzo
18:00
Mercoledì 11 marzo
20:30

SINOSSI
Questa è la vera storia di Robert Bilott (Mark Ruffalo) l’avvocato ambientalista protagonista di una estenuante battaglia legale durata ben 19 anni contro il colosso chimico DuPont e di come, da uomo tenace e combattivo, ha rappresentato 70mila cittadini dell’Ohio e della Virginia, la cui acqua potabile era stata contaminata dallo sversamento incontrollato di PFOA (acido perfluorooctanico). Grazie ad uno studio tossicologico sulle vittime, Bilott riuscirà a dimostrare i rischi per la salute associati alla contaminazione delle acque e otterrà per loro un importante risarcimento. La pellicola diretta da Todd Haynes, si ispira ad una vicenda realmente accaduta e portata alla ribalta internazionale da un articolo del New York Times. Dai produttori di Green Book e Il Caso Spotlight una storia di impegno civile, una lotta di Davide contro Golia supportata da un grande cast composto da Mark Ruffalo, Anne Hathaway, Tim Robbins e Bill Pullman.

 

 

DURATA   2:06′
GENERE   Drammatico

 

Recensione C.N.V.F.
Il film “Cattive acque” di Todd Haynes, regista di lungo corso che ha diretto tra l’altro “Io non sono qui” (2007), biografia del musicista Bob Dylan, e “La stanza delle meraviglie” (2017), è basato sulla storia vera dell’avvocato Robert Bilott (ottimamente interpretato da Mark Ruffalo), diventata di dominio internazionale grazie a un articolo del “New York Times”.
Un giorno si presenta nel suo ufficio il contadino Wilbur Tennant, vecchio conoscente di sua nonna che vive a Parkesburg, in West Virginia, per chiedergli aiuto: le sue mucche sono morte una dopo l’altra ed egli sospetta che sia a motivo dei residui chimici (in particolare il PFOA, acido perfluoroottanoico) che la multinazionale DuPont scarica nel fiume vicino alla sua fattoria. Non solo, anche gli abitanti della cittadina e di altre limitrofe cominciano ad ammalarsi uno dopo l’altro. Bilott si appassiona al caso e comincia a raccogliere prove: gli ci vorranno quasi vent’anni per dimostrare i rischi per la salute associati alla contaminazione delle acque e ottenere, per le 70mila persone che rappresenta, un cospicuo risarcimento.
“Cattive acque” è un film di denuncia sociale, genere molto caro al cinema americano, basti pensare al pluripremiato “Erin Brockovich. Forte come la verità” (2000) di Steven Soderbergh o a “Promise Land”(2013) di Gus Van Sant, ed è il racconto di una battaglia per l’ambiente e la salute combattuta da un tenace e onesto avvocato che, pur di arrivare alla verità, mette a repentaglio carriera, salute fisica e psichica nonché famiglia: la moglie (Anne Hathaway) lo appoggia, ma anche sente non poco il peso di crescere i loro tre figli praticamente da sola e la progressiva riduzione delle disponibilità economiche (per ben 4 volte Bilott si vedrà ridurre lo stipendio dal responsabile dello suo studio legale).
Haynes è molto bravo nel catturare emotivamente, ma soprattutto intellettualmente, lo spettatore, anche quando la discussione vira su argomenti molto tecnici o quando mostra le orribili mutilazioni che hanno colpito il bestiame. Non si può non farsi coinvolgere da questo mite e tenace “eroe riluttante”, dalla sua ricerca della verità. L’ottimo cast e l’argomento così attuale fanno il resto.
Dal punto di vista pastorale il film è da valutare come complesso, problematico e adatto per dibattiti.